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Descrizione

La natura, uno spazio da vivere

Con questo slogan il 26 Maggio 2013 è stato ufficialmente consegnato ai cittadini di S.Anna e S.Cesario all’inaugurazione dei Laghi di S.Anna.

Proseguendo l’opera delle precedenti Amministrazioni il Comune di San Cesario, con il sostegno della Provincia di Modena, consegna ai cittadini un patrimonio che ognuno è chiamato a salvaguardare e a rispettare facendolo proprio. Con questo intervento non abbiamo voluto creare un parco  divertimenti, ma nemmeno un’oasi naturalistica dove accedervi esclusivamente  in visita guidata. Tuttavia ci sono delle regole da rispettare, da vivere come opportunità e non come restrizioni. Abbiamo provato a rendere la Natura un patrimonio di tutti. La Natura per essere rispettata deve essere conosciuta e vissuta. Solo così si può creare quel rapporto che ci può aiutare a passare dal concetto di “sfruttamento di un qualcosa di mio” al concetto di “rispetto di un qualcosa di nostro”.

Un po' di storia

Il progetto nasce come ripristino di una attività estrattiva. La zona all’interno del Piano delle Attività Estrattive era identificata come Polo7.

Nel 2009, in occasione della stesura del nuovo Piano delle Attività  Estrattive, l’Amministrazione Comunale ha deciso di stralciare dal Polo7 la quantità residua di inerti ancora scavabili sulla base del piano appena concluso. Si scelse di trasferire la quantità residua di 97.000 metri cubi fra ghiaia e limi dal Polo7 al Polo9. Questa operazione che sicuramente non diminuì i quantitativi da scavare, consentì però di iniziare a lavorare sulle opere di ripristino. Il Polo7, un’area di circa 275 ettari, è morfologicamente suddivisa in 3 aree ideali. Un’area che si estende a nord a fianco dell’abitato di S.Anna, un’area centrale alla quale si accede da Via Bosco e un’area sita più a sud in corrispondenza della località S.Gaetano. Le area nord e quella centrale sono aree private. La zona sud è quella più recentemente interessata da attività estrattive e che, in ottemperanza agli accordi sottoscritti, è stata ceduta all’Amministrazione Comunale al termine dell’attività estrattiva. Su tutto il Polo 7 è stato redatto un progetto preliminare e, sulla base di questo progetto si è provveduto a redigere un progetto esecutivo sulla zona sud ceduta all’Amministrazione.

Il progetto

Nasce nel 2009 come ripristino, di un’area in cui si sono svolte attività estrattive di materiali inerti. La zona, conosciuta da tutti come i Laghi di Sant’Anna è localizzata sulla riva destra del fiume Panaro tra l’Autostrada e la Via Emilia e comprende diversi specchi d’acqua originati da attività  estrattive, colonizzati da numerose specie animali e vegetali. L’area di circa 275 ettari, è morfologicamente suddivisa in 3 zone distinte: l’area nord che si estende a fianco dell’abitato di Sant’Anna, l’area centrale alla quale si accede da Via Bosco e l’area sud in corrispondenza della località San Gaetano. Quest’area è identificata all’interno del circuito Rete Natura 2000 come Cassa di espansione del Fiume Panaro e rientra nel progetto che trae origine da una direttiva dell’Unione europea finalizzata alla conservazione della diversità biologica e, in particolare, alla tutela di una serie di habitat e di specie animali e vegetali rari.

È possibile accedere all’area da via Molza e da via San Gaetano. È obbligatorio lasciare qualsiasi mezzo di locomozione a motore nei due parcheggi che si trovano in corrispondenza degli accessi. Gli accessi sono regolamentati da un cancello, a salvaguardia dell’ingresso sud di via San Gaetano, e da una sbarra, ad apertura elettrica, in prossimità dell’ingresso di via Molza. Agli ingressi i visitatori possono trovare una piantina esplicativa del sito per orientarsi meglio e saperne di più sulle caratteristiche del luogo. Dai parcheggi è possibile procedere a piedi o in bicicletta utilizzando i percorsi ciclo-pedonali presenti che sono dotati di segnaletica di percorrenza. In corrispondenza dell’ingresso nord-est (via Molza) sono state attrezzate due postazioni con griglie. (aggiornamento 2019: non sono più esistenti)

Per motivi di sicurezza sono state identificate due zone specifiche dove è possibile accendere fuochi. (ai sensi dell'ordinanza comunale n. 10 del 07/03/2022 non è più possibile accendere fuochi in TUTTA l'area, parcheggi compresi)

Sono disponibili inoltre panchine, un Infopoint  e una postazione per il Bird watching. (da luglio 2014 le postazioni per l'osservazione della fauna sono 2)

Da marzo 2022 sono anche presenti n. 13 postazioni per la pesca. 

Il progetto è stato sostanzialmente guidato da due idee di fondo, utilizzare la “politica dei piccoli passi”  e la volontà di  “riconsegnare ai cittadini un'area di pregio”. E’ stato redatto un progetto di massima che vede coinvolta tutta l’area. Su questo progetto di massima è stato portato avanti un progetto esecutivo sulla zona sud acquisita dall’Amministrazione.

In questo modo siamo andati a sviluppare un intervento che comunque non perde di vista il contesto generale in cui è calato. La sostenibilità economica del progetto esecutivo è derivata da un finanziamento di 80.000 euro della Provincia di Modena e da 160.000 euro di risorse dell’Amministrazione Comunale derivanti dagli oneri delle attività estrattive. Sicuramente una cifra importante quella messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale, occorre però tener presente che le risorse  utilizzate erano risorse in un certo modo vincolate. Gli oneri derivanti da attività estrattive devono essere impiegati nel contesto delle attività estrattive;  non avremmo, ad esempio,  potuto utilizzare quelle risorse per non aumentare le tasse oppure per aumentare i servizi.

E’ un progetto molto importante che ha visto la riqualificazione di un’area di cava proseguendo il cammino iniziato con altri ripristini eccellenti come il campo sportivo comunale Cremonini (cava Ghiarella) e il bacino irriguo (parte del Polo 9). Con la sistemazione di questa area si apre però un’altra grossa sfida, quella della gestione, manutenzione e salvaguardia. Riteniamo che in questa sfida debba esserci, a fianco dell’Amministrazione, anche il cittadino. Con le proprie sensibilità, il proprio controllo del territorio, il proprio rispetto del territorio e della natura i preziosi suggerimenti per una corretta gestione finalizzata alla salvaguardia e alla fruizione.

Caratterizzazione ambientale del Sito

Questo sito rientra in uno dei 332 siti nazionali e dei 68 dell'Emilia Romagna con caratteristiche naturalistiche di questo tipo.

All'interno dei siti Natura 2000, in Italia, sono protetti complessivamente: 130 habitat, 92 specie di flora, 109 specie di fauna e circa 381 specie di avifauna. In particolare, nella zona del Lago oggetto dell'intervento di riqualificazione, troviamo due habitat di interesse comunitario: il lago, caratterizzato dalla presenza di acque di falda superficiale ricche di vegetazione bentica (alghe tipo chara) e la foresta a galleria di Salici (Salix alba) e Pioppi (Populus alba e nigra).

Sono presenti numerose specie di uccelli: nei mesi più freddi dell'anno troviamo il Cormorano e Anatre di diverse specie (Germano reale, Alzavola, Moriglione). Nei periodi di migrazioni primaverili e autunnali, numerose specie frequentano l'area per la sosta e l'alimentazione: Falco pescatore, Falco di palude, Fischione, Averla piccola, Beccaccino.

Tra le specie nidificanti troviamo, oltre al Martin pescatore, la Gallinella d'acqua, il Germano reale, la Nitticora, l'Airone cenerino, il Gruccione, il Cavaliere d'Italia, l'Usignolo e la Capinera.

Per quanto riguarda i rettili viene segnalata la Testuggine palustre, il Biacco, la Natrice tassellata, l'Orbettino, il Ramarro e la Lucertola muraiola.

Fra gli anfibi sono presenti il Tritone crestato, la Raganella, la Rana verde e il Rospo smeraldino.

La fauna ittica annovera diverse specie tipiche delle acque dolci ferme: Carpa, Pesce gatto, anguilla, Persico trota e Persico sole.

Di interesse comunitario il Barbo, la Lasca, il Vairone, il Cobite e il Ghiozzo padano.

Modalità di accesso

In generale e salvo indicazioni diverse, l’accesso all’area è consentito tutto l’anno, a pedoni, ad animali domestici tenuti al guinzaglio, a ciclisti (anche con bicicletta a pedalata servoassistita) e cavalieri. L'accesso è vietato nel caso di condizioni climatiche avverse, che possano creare pericolo per i fruitori del parco, ovvero in caso di esondazione del fiume Panaro.  

Indirizzo

Laghetti Sant’Anna

Via Bosco, 803 - San Cesario sul Panaro
41018 - Italia

Contatti

Ultimo aggiornamento: 28-02-2025, 10:01