Mac 2: gravi irregoralità, provvedimento inevitabile - Comune di San Cesario sul Panaro

Comunicati stampa - Comune di San Cesario sul Panaro

<strong> Mac 2: gravi irregoralità, provvedimento inevitabile </strong>

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In merito all’articolo pubblicato il 28/01/2014 a pagina 21 dell’inserto di Modena del quotidiano il Resto del Carlino, l’Amministrazione comunale precisa quanto segue: <p> </p>A seguito di esposti recapitati al Comune, nei quali si segnalavano presunte difformità edilizie e modifiche tali da incidere sulla pubblica incolumità all’interno dei locali della discoteca Mac2, la polizia municipale e i tecnici del Comune hanno eseguito i controlli di rito, per verificare se quanto denunciato negli esposti corrispondesse a verità. Le verifiche hanno dato esito positivo, confermando l’esistenza di alcune irregolarità. Il Comune ha immediatamente avvisato sia il proprietario del locale che il gestore, fornendo loro un ampio periodo di tempo per sanare le irregolarità e comunicando inoltre la necessità di sistemare quelle difformità per poter continuare a svolgere l’attività di locale pubblico, che, come è facile comprendere, ospitando al proprio interno centinaia di persone, deve rispondere a precise norme di sicurezza. Infatti, i locali di pubblico spettacolo sono sottoposti a vincoli stringenti in merito a sorveglianza, sicurezza e prevenzione incendi. In particolare, i locali che possono ospitare oltre 200 persone (è il caso del Mac 2), devono avere un’autorizzazione dalla Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. <p> </p>E’ evidente che anche le variazioni eseguite all’interno di locali per pubblico spettacolo, devono essere autorizzate o comunicate tempestivamente affinché la commissione provinciale di vigilanza verifichi che la modifica rispetti le norme di sicurezza per poter concedere la licenza di esercizio dell’attività o consentire la prosecuzione dello stesso: si può ben comprendere come una cucina realizzata in un locale non accessibile e classificato come sottotetto vada ad incidere sull’aspetto della normativa antincendio.<p> </p>Ad oggi né proprietario né gestore del locale hanno fornito la documentazione richiesta per le modifiche eseguite all’interno del locale. Per l’Amministrazione non è rilevante in quali anni siano state eseguite le modifiche: si tratta di rapporti tra privati, tra proprietario e gestore dell’attività. Oggi le carenze e le difformità riscontrate non consentono di verificare se l’esercizio dell’attività possa proseguire in condizioni di sicurezza, né consentono di avere la certezza della tutela della pubblica incolumità per coloro che accedono al locale. <p> </p>«<i>E se per qualche motivo succedesse un incidente all’interno del locale, magari anche con conseguenze per l’incolumità delle persone e poi si scoprisse che il locale non era a norma di chi sarebbe la responsabilità? Il provvedimento di sospensione dell’attività è un atto dovuto </i>– afferma il sindaco Valerio Zanni – <i>sarebbe stata una grave negligenza non emetterlo. Ci auguriamo che la sospensione dell’attività non provochi problemi rispetto ai posti di lavoro</i> – sottolinea il primo cittadino – <i>ma il dovere dell’Amministrazione è salvaguardare l’incolumità pubblica. Una volta sanate le irregolarità, come più volte ribadito, e ottenuto il parere positivo della Commissione Provinciale, l’attività potrà riprendere</i>».
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2014
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